cosa sono i dati strutturati

Cosa sono i dati strutturati e perché sono così importanti per la SEO

Cosa sono i dati strutturati e come sfruttarli per migliorare la visibilità online

Ti sei mai soffermato a pensare alla quantità di informazioni che ogni giorno viene prodotta e condivisa nel vasto universo del web?

Le aziende che pubblicano contenuti online sono numerosissime, ma solo alcune riescono davvero a distinguersi, conquistando visibilità e raggiungendo con efficacia il proprio pubblico di riferimento.

Questo risultato non è mai frutto del caso, nasce da una strategia ben definita e pianificata con cura.
Per guadagnare posizioni tra i risultati di ricerca, è essenziale, infatti, non solo produrre contenuti originali e di qualità ma anche che questi siano facilmente accessibili e comprensibili per i motori di ricerca.

Se vuoi capire come rispondere a tale esigenza e fornire a Google e agli altri motori di ricerca delle informazioni chiare e leggibili, devi sapere cosa sono i dati strutturati e come sfruttarli a tuo vantaggio. Utilizzare in modo corretto questi markup consente, infatti, di attivare funzionalità di livello avanzato che premiano la visibilità dei contenuti. 

Scopriamo insieme di cosa si tratta e come integrarli nel modo giusto!

Cosa sono i dati strutturati e a cosa servono in concreto

I dati strutturati sono informazioni organizzate in modo tale da essere facilmente interpretate dagli algoritmi dei motori di ricerca. Questo consente una navigazione più efficace all’interno di un sito, facilitando la comprensione delle relazioni tra le pagine e la classificazione dei contenuti.

In termini pratici, i dati strutturati sono piccoli frammenti di codice formattati secondo uno schema predefinito, come quello fornito da Schema.org. Grazie a questo linguaggio standardizzato, i motori di ricerca possono generare risultati arricchiti – i cosiddetti rich snippet – che mostrano informazioni aggiuntive rispetto al semplice titolo o all’URL di una pagina. Tra queste, ad esempio: descrizioni, valutazioni, immagini, prezzi o orari di apertura di un’attività.

È facile intuire, quindi, quanto il markup Schema possa essere strategico all’interno di un piano SEO ben strutturato.

Quanti tipi di markup Schema esistono?

Ora che abbiamo chiarito cosa sono i dati strutturati, è utile esplorare più nel dettaglio come funzionano. Esistono infatti numerosi generi di schema, ciascuno pensato per abilitare specifiche funzionalità all’interno dei risultati di ricerca. Ecco di seguito alcune tipologie:

  • Articolo, permette di evidenziare il titolo e l’immagine principale di un contenuto testuale. È utile per articoli di blog, notizie di cronaca o post sportivi.
  • Breadcrumb, mostra la posizione della pagina all’interno della struttura del sito, aiutando l’utente a orientarsi nella navigazione.
  • Carosello, consente di visualizzare una sequenza scorrevole di elementi, come ricette o corsi. Deve essere usato insieme ad altri tipi di markup.
  • Elenco di corsi, presenta in modo strutturato le informazioni su un corso, come il titolo, la descrizione e il nome del docente.
  • Set di dati, utilizzato per rappresentare raccolte di dati di grandi dimensioni, come tabelle statistiche o archivi pubblici.
  • Forum di discussione, adatto ai contenuti generati dagli utenti, come thread di discussione o domande poste in una community.
  • Domande e risposte didattiche, genera schede educative (flashcard) utili per contenuti di tipo scolastico o formativo.
  • Valutazione del datore di lavoro, mostra recensioni e opinioni su un’azienda da parte di chi ci ha lavorato o sostenuto colloqui.
  • Evento, evidenzia un evento in programma, indicando data, luogo e altri dettagli. Il risultato è interattivo e aggiornabile.
  • Domande frequenti (FAQ), mostra un elenco di domande con relative risposte, direttamente visibili sotto il risultato di ricerca.
  • Metadati immagine, aggiunge informazioni descrittive a un’immagine, come autore, licenza o contesto d’uso.
  • Offerta di lavoro, evidenzia annunci di lavoro, includendo dettagli come posizione, sede, requisiti e valutazioni aziendali.
  • Attività locali, fornisce informazioni su un’attività commerciale (es. ristorante, negozio), visibili nella scheda Local Business di Google.
  • Risolutore matematico, interpreta problemi matematici e ne mostra la soluzione, accompagnata da spiegazioni dettagliate.
  • Film, consente di elencare titoli di film con dettagli aggiuntivi, come il cast o la data di uscita.
  • Organizzazione, mostra informazioni ufficiali su un’azienda o ente, come logo, descrizione, contatti e profili social.
  • Esercitazione, utile per guide passo-passo, in particolare in ambito scientifico, tecnico o matematico.
  • Prodotto: descrive le caratteristiche di un prodotto specifico, come prezzo, disponibilità, recensioni e immagini.
  • Pagina del profilo: fornisce informazioni su una persona (es. autore, professionista) o su un’organizzazione.
  • Domande e risposte: struttura i contenuti sotto forma di domande e risposte, adatti a siti tipo forum o knowledge base.
  • Ricetta: presenta una ricetta completa di ingredienti, tempi, immagini e istruzioni, anche in formato carosello.
  • Snippet recensione: mostra l’estratto di una recensione scritta, utile per prodotti, servizi, film, ricette e altro.
  • App software: fornisce dettagli su un’applicazione, come nome, sistema operativo, valutazioni e funzionalità.
  • Speakable: consente la lettura vocale di contenuti da parte degli assistenti vocali (es. notizie o sintesi di articoli).
  • Contenuti in abbonamento: segnala che una parte dei contenuti è protetta da paywall, evitando problemi di indicizzazione.
  • Casa vacanze: descrive una struttura ricettiva, indicando disponibilità, caratteristiche e posizione geografica.
  • Video: fornisce informazioni su contenuti video, come titolo, durata, anteprima, trasmissione in diretta o capitoli.

Ad esempio, se gestisci un ristorante, puoi utilizzare il markup Attività locali per fornire a Google informazioni dettagliate sul tuo locale, che verranno poi mostrate nella scheda informativa sulla destra delle SERP. Oppure puoi implementare il markup Sitelink, che aggiunge collegamenti diretti alle pagine principali del sito, aumentando le possibilità di clic.

Naturalmente, queste sono solo alcune delle possibili applicazioni. Ogni azienda dovrebbe analizzare le proprie esigenze per scegliere i markup più adatti alla propria strategia digitale.

Perché i dati strutturati sono importanti per la SEO?

Inserire dati strutturati nel proprio sito significa aumentare le probabilità di comparire con un risultato avanzato, visivamente più ampio e ricco, all’interno delle pagine di ricerca. Questo consente non solo una maggiore visibilità, ma anche una comunicazione più chiara ed efficace con i motori di ricerca, che di conseguenza possono fornire risposte più precise agli utenti.

Un singolo contenuto può comparire in diverse sezioni della SERP: ad esempio sia come risultato principale che all’interno di una sezione FAQ. Elementi come le schede informative o i rich snippet diventano possibili proprio grazie alla corretta implementazione dei dati strutturati, che aiutano Google a interpretare correttamente il contenuto.

Il markup Schema è quindi uno strumento prezioso anche per migliorare l’interattività del risultato: un tag title arricchito da valutazioni o informazioni aggiuntive può incentivare più clic.

Secondo una ricerca condotta da Milestone Inc, su oltre 4,5 milioni di query analizzate, il 58% degli utenti clicca sui risultati avanzati, contro il 41% che sceglie quelli standard. Inoltre, le recensioni strutturate possono spingere Google a valorizzare maggiormente contenuti con valutazioni elevate, contribuendo così a migliorare l’esperienza e la fiducia dell’utente.

Come puoi inserire i dati strutturati sul tuo sito?

Chiunque abbia compreso cosa sono i dati strutturati deve necessariamente riconoscerne le enormi potenzialità. 

Se ti stai domandando come inserirli sul tuo sito, puoi scegliere tra diverse metodologie, puoi ad esempio sfruttare i plugin o gli strumenti forniti dal tuo CSM, oppure puoi aggiungere manualmente al codice HTML i markup Schema.org. 

Dopo l’inserimento, è fondamentale verificare che vengano interpretati in modo corretto dai motori di ricerca. Tra i diversi strumenti che si possono utilizzare, uno dei più famosi è lo strumento di test dei dati strutturati di Google che analizza il codice HTML del sito segnalando errori o suggerendo soluzioni a eventuali problematiche.

Se non sai come fare o vuoi essere certo di scegliere i dati strutturati che possono davvero aiutarti a migliorare la visibilità del tuo sito, puoi rivolgerti a noi di MGvision: siamo un’agenzia SEO con oltre 20 anni di esperienza e più di 15.000 clienti seguiti.

Tra i servizi che offriamo puoi trovare lo sviluppo di siti internet, il posizionamento sui motori di ricerca, la definizione di una strategia SEO personalizzata. 

Quello che ti assicuriamo è un approccio concreto e basato sui risultati: contattaci per avere maggiori informazioni, oppure vieni a conoscerci presso la nostra sede di Roma!

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