Cosa sapere sul brand positioning, cos’è e in che modo può far crescere il business
Se stai cercando nuovi strumenti per aumentare la visibilità e il valore del tuo brand, è il momento di capire in modo chiaro cos’è il brand positioning e perché rappresenta una leva strategica per il successo aziendale.
In termini semplici, il brand positioning è il processo con cui un’azienda definisce la propria posizione nel mercato e comunica ciò che la rende unica. L’obiettivo è distinguersi dai concorrenti e costruire una proposta chiara, rilevante e memorabile per il pubblico di riferimento.
Oggi, in un contesto in cui le persone sono esposte a un flusso continuo di contenuti, catturarne l’attenzione e costruire valore nel tempo non è semplice. Come ricordava Philip Kotler, padre del marketing moderno, la chiave è progettare l’offerta e l’immagine aziendale in modo coerente, così che il messaggio risulti chiaro e riconoscibile per il pubblico.
Per raggiungere questo obiettivo, è necessario sviluppare una strategia di marketing integrata in cui comunicazione, prodotto, identità visiva e pricing lavorino in sinergia. Solo così è possibile raccontare con coerenza i valori del brand, creare fiducia e rispondere in modo autentico alle reali aspettative dei clienti.
Perché è così importante il posizionamento di brand e come influenza le decisioni di acquisto
Il brand positioning si basa su un principio semplice, ma potente: nelle decisioni di acquisto le persone non scelgono solo con la logica, ma sono fortemente influenzate da come percepiscono il valore di un prodotto o di un servizio. In altre parole, la percezione del brand diventa un elemento decisivo nella costruzione di preferenze e fedeltà.
Per orientare questa percezione in modo positivo, è necessario individuare un beneficio distintivo o un tratto unico del brand che ne valorizzi l’immagine in termini di qualità, innovazione o affidabilità. In questo modo, è possibile costruire una presenza chiara e memorabile, capace di differenziarsi in modo concreto dai competitor.
Prima di intraprendere questo percorso, è importante però definire il punto di partenza attraverso la cosiddetta “mappa di posizionamento” o “mappa percettiva”, uno strumento che consente di analizzare come il pubblico interpreta l’identità e l’offerta del brand rispetto alla concorrenza. La mappa viene rappresentata graficamente dall’incrocio di due assi, che descrivono l’ambiente competitivo secondo variabili come:
- innovazione – tradizione
- prezzo – qualità percepita
- accessibilità – esclusività
- sostenibilità – performance
Analizzando la collocazione del brand all’interno di questa struttura visiva, è possibile comprendere quale spazio occupa rispetto ai competitor, quali aree comunicative risultano più saturate e quali, invece, offrono opportunità per posizionarsi in modo più distintivo e rilevante.
In questo modo, il posizionamento diventa uno strumento strategico per guidare le scelte dei consumatori, creando un legame chiaro tra percezione, valore e decisione d’acquisto.
Come definire una buona strategia di brand positioning

Dopo aver chiarito cos’è il brand positioning e quali sono le sue potenzialità, vediamo i passaggi fondamentali per costruire una strategia di marketing efficace e coerente.
- Studia il tuo pubblico di riferimento. Analizza aspettative, esigenze, problemi e valori condivisi. Capire davvero il tuo pubblico ti permette di offrire soluzioni rilevanti e costruire relazioni solide.
- Osserva il mercato e i competitor. Valuta come si muovono i concorrenti, quali iniziative adottano per attrarre clienti e quali opportunità rimangono scoperte. Questo ti aiuta a identificare spazi distintivi in cui andare a posizionarti.
- Definisci la tua proposta di valore unica. Determina cosa rende il tuo brand speciale e desiderabile, e fai di questo il cuore della tua comunicazione e del tuo posizionamento.
- Definisci il positioning statement. Si tratta di una frase ad uso interno che riassume chi sei, a chi ti rivolgi e cosa offri. Funziona come punto di riferimento per una comunicazione coerente e orientata al mercato.
Nell’ambito della strategia, è importante che anche tutti gli elementi distintivi del brand – naming e logo, tono di voce, packaging, prezzo, customer experience – siano coordinati e coerenti con il posizionamento. Solo così è possibile colmare la distanza tra ciò che desideri venga percepito e ciò che realmente arriva alle persone.
Gli errori più comuni nel posizionamento di un brand
Come accennato, il posizionamento del brand è il risultato di un’analisi strategica e di scelte consapevoli: l’immagine del marchio viene costruita su misura per il target di riferimento e attorno alla proposta unica di valore. Tuttavia, ci sono alcuni errori comuni da evitare quando si cerca di allineare posizionamento strategico e percezione del pubblico:
- cambiare posizionamento del brand in modo frequente, poiché ciò può generare instabilità e perdita di fiducia;
- rivolgersi ad un pubblico generico, anziché al proprio target, diluisce il messaggio e riduce l’efficacia della strategia;
- trasmettere un messaggio poco distintivo che non comunica l’unicità del brand, rendendolo di fatto facilmente confondibile con la concorrenza;
- copiare altri brand, occupando spazi mentali già saturi e andare a ridurre le possibilità di emergere e costruire una posizione memorabile nella mente dei clienti.
Evitare questi errori è fondamentale per garantire che il posizionamento del brand sia chiaro, coerente e distintivo, creando fiducia e riconoscibilità nel tempo.
Case study: come le grandi aziende hanno conquistato uno spazio nella mente dei consumatori

Alcuni brand, più di altri hanno messo in atto strategie vincenti di posizionamento del brand, delineando quelli che sono dei veri e propri modelli da seguire. Eccone alcuni:
- Red Bull ha il merito di aver creato il concetto di energy drink, individuando un preciso bisogno dei consumatori, sottolineato dallo slogan “Red Bull ti mette le ali”. Non a caso, il marchio sponsorizza numerosi eventi sportivi a cui partecipa con auto personalizzate e iconiche lattine montate sul tettuccio, rendendo il brand immediatamente riconoscibile.
- Coca Cola, azienda leader del suo settore da oltre un secolo, ha puntato su una comunicazione sognante con slogan come “Open Happiness”, colori come rosso e bianco che evocano il legame con Babbo Natale e un’aura di mistero diffusa intorno alla sua ricetta segreta.
- McDonald’s ha adottato una strategia di marketing differente in base ai Paesi in cui è presente per adattarsi alle diverse tradizioni alimentari. Il posizionamento del marchio segue un processo preciso: individuazione della nicchia di mercato, sperimentazione, adattamento e innovazione, permettendo al brand di rispondere efficacemente ai bisogni locali.
- Tesla ha conquistato il suo spazio come azienda produttrice di auto elettriche per eccellenza. Sin dal suo arrivo sul mercato si è infatti presentata come brand innovativo, esclusivo, che promette performance eccellenti.
Da questi esempi emerge un principio chiave: non esiste una strategia di posizionamento valida per tutti. Ogni brand deve definire la propria strada e conquistare il proprio spazio attraverso pianificazione, coerenza e un pizzico di creatività.
Noi di MGvision possiamo aiutarti a costruire una strategia di marketing personalizzata, basata su un’analisi approfondita del brand positioning e sull’individuazione delle opportunità più efficaci per avvicinare il tuo pubblico target. Da oltre vent’anni accompagniamo aziende e professionisti nel percorso digitale, combinando esperienza, creatività e competenze specifiche in branding e digital marketing.
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