Web marketing: meglio affidarsi a un freelance o un’agenzia?

Agenzia vs freelance: come individuare il partner ideale per la tua strategia di marketing 

Vorresti far crescere il tuo business online ma non sai a chi affidarti?
Capita a molti imprenditori e professionisti di trovarsi davanti a questo bivio: scegliere un freelance, con la sua consulenza diretta e personalizzata, oppure una web agency, capace di offrire un servizio più strutturato e completo?

Non si tratta di una decisione banale, perché la scelta del proprio partner in ambito marketing può influenzare concretamente la visibilità di un brand e i risultati delle sue campagne digitali, quindi è molto importante conoscere nel dettaglio tutte le opzioni in gioco.

In questo articolo ti aiuteremo a capire se per te è meglio un’agenzia web o un freelance, analizzando vantaggi e limiti di entrambe le soluzioni, in modo che tu possa fare una valutazione più consapevole. 

Opzione freelance: tutti i punti di forza e i limiti di questa soluzione

Se decidi di affidare la gestione della tua campagna di web marketing a un freelance, con ogni probabilità potrai beneficiare di una soluzione più conveniente dal punto di vista economico. Infatti, in genere, chi lavora in proprio propone tariffe più basse rispetto alle agenzie e preventivi più accessibili per le aziende con un budget limitato.

Essendo liberi professionisti, i freelance possono inoltre garantire maggiore flessibilità operativa, adattando il loro lavoro alle esigenze specifiche del cliente. Un ulteriore vantaggio che si ha è il rapporto diretto: collaborare con un singolo permette di stabilire un contatto personale e continuativo, che spesso si traduce in un approccio più su misura. Proprio questa caratteristica rende tale soluzione particolarmente adatta, quindi, per progetti di piccola o media entità.

Il principale limite del freelance riguarda, invece, la gamma di competenze. Per quanto esperto, difficilmente può offrire la stessa varietà di servizi garantita da un team interno a una web agency. Spesso è specializzato in un ambito preciso del marketing digitale, come SEO copywriting o social media marketing, e può incontrare difficoltà nella gestione di progetti più complessi e articolati.

Infine, la gestione autonoma dei vari incarichi può comportare ritardi nella consegna in caso di imprevisti personali o sovraccarico di lavoro, un aspetto che non va valutato soprattutto, per progetti con scadenze serrate.

L’offerta più completa! Ecco perché preferire l’agenzia ad un freelance

Le web agency sono strutture organizzate che si distinguono per il loro approccio multidisciplinare. Grazie a team composti da professionisti con competenze diverse e complementari, sono in grado di proporre soluzioni integrate e personalizzate, progettate per soddisfare obiettivi specifici di crescita e visibilità online.

Un’agenzia web può occuparsi, infatti, in modo efficiente di tutti gli aspetti di una campagna di marketing digitale: dalla SEO strategy alla gestione dei social media, dall’online advertising alla creazione di contenuti, fino all’analisi dei dati. L’intero progetto viene gestito in maniera centralizzata, con un’unica regia e una fee complessiva chiara e definita.

Un altro grande plus è la capacità di gestione di progetti complessi. Le agenzie possono seguire contemporaneamente più clienti, rispettando le tempistiche di consegna e garantendo un livello di qualità costante. Questa caratteristica le rende la scelta ideale per chi cerca una strategia completa e duratura nel tempo.

Inoltre, rispetto a un freelance, un’agenzia ha la possibilità di investire in strumenti avanzati di analisi e monitoraggio. Grazie all’utilizzo di tecnologie dedicate e all’esperienza di un team specializzato, è possibile ricevere report dettagliati e aggiornamenti costanti sull’andamento delle campagne. In questo modo si può subito capire se l’investimento sta generando i risultati attesi o se è necessario intervenire con modifiche strategiche.

Agenzia o freelance? Una scelta che fa la differenza

Come abbiamo visto, affidarsi a una web agency significa puntare su una strategia di web marketing completa, coordinata e strutturata: un valore aggiunto che difficilmente un freelance, da solo, può garantire. Questo non significa che il freelance non sia una buona opzione, ma se il tuo obiettivo è crescere nel lungo periodo, avere una visione strategica e ottenere risultati concreti, un’agenzia può offrirti più risorse, competenze e continuità.

La chiave, però, è scegliere il partner giusto: non tutte le agenzie sono uguali. È fondamentale individuare quella che sappia ascoltarti, comprendere le tue esigenze e costruire un piano su misura per il tuo business.

Da oltre 20 anni, noi di MGvision aiutiamo imprenditori e professionisti a costruire la loro presenza digitale, aumentando la visibilità online, migliorando la competitività dei brand e generando risultati concreti. Il nostro team di Marketing Strategist, SEO Specialist, Content Manager, Sviluppatori e Creativi lavora insieme, infatti, per realizzare strategie di marketing personalizzate e orientate agli obiettivi.

Se vuoi capire qual è il percorso più adatto alla tua realtà, o se stai valutando un’agenzia SEO, contattaci per una consulenza gratuita oppure vieni a trovarci nella nostra sede di Roma: insieme, trasformeremo la tua presenza online in un vero motore di crescita.

Da MoFu a BoFu, cos’è il funnel di conversione e come funziona

Come ottimizzare il funnel di conversione e trasformare i potenziali acquirenti in clienti

Tutte le aziende, piccole e grandi che siano, sono accomunate dallo stesso obiettivo: vendere i loro prodotti o i loro servizi. 

Per fare questo devono entrare in contatto con il loro pubblico target, ovvero stabilire un legame di fiducia con i potenziali clienti e guidarli verso la conclusione dell’acquisto. Ma come farlo nel modo migliore?

Il funnel di conversione, anche noto come “imbuto di conversione”, è un modello di marketing che descrive il percorso di un potenziale cliente, dal momento in cui entra in contatto con il brand, fino a quando compie l’azione desiderata (una conversione, appunto), che può essere anche la sottoscrizione di un abbonamento o l’iscrizione a una newsletter.

Questo schema viene rappresentato come un imbuto, perché nella fase iniziale le buyer personas che entrano in contatto con l’azienda sono molte, ma solo una parte di esse, per motivi differenti come costi, disinteresse o concorrenza, arriva a “convertire”.

Lo schema del funnel di conversione si articola in tre fasi principali:

  • Top of Funnel (ToFu), è la parte superiore dell’imbuto e corrisponde a consapevolezza e primo approccio;
  • Middle of Funnel (MoFu) si trova al centro dell’imbuto ed è relativa all’interesse verso il prodotto o servizio;
  • Bottom of Funnel (BoFu), ovvero il fondo dell’imbuto che testimonia la conversione (quindi il compimento dell’azione desiderata).

Per ognuna di queste fasi è possibile mettere in atto strategie di mirate, finalizzate a ottimizzare il passaggio del cliente verso la fase successiva e ottimizzare così il processo di vendita fino al successo commerciale. Vediamo più nel dettaglio quali azioni si possono mettere in campo.

Top of Funnel (ToFu), la fase della consapevolezza

Collocata in cima all’imbuto di conversione, è la fase in cui tutto comincia, il momento in cui i potenziali clienti scoprono per la prima volta il brand. In questo frangente, l’obiettivo principale è generare contenuti di valore che non siano finalizzati alla vendita ma creare un legame, catturando l’attenzione delle persone giuste e facendo conoscere i valori dell’azienda. Per riuscirci è importante mettersi nei panni del pubblico, comprenderne i bisogni e proporre contenuti che rispondano davvero alle sue domande.

Le strategie più efficaci in questa fase puntano sulla visibilità e sulla credibilità:

  • Digital PR per costruire un’immagine solida e positiva del marchio;
  • SEO per farsi trovare facilmente da chi cerca soluzioni simili alle tue;
  • Social Media Marketing e collaborazioni con influencer per creare coinvolgimento e dialogo diretto con il pubblico.

Contenuti come articoli, video brevi, infografiche, ebook e podcast aiutano a raccontare la propria storia e a creare consapevolezza sul brand. Per capire se la strategia sta funzionando, è importante tenere d’occhio dati come: i visitatori unici, il tasso di click, le citazioni del marchio sui media, le interazioni sui social e i download di materiali gratuiti.

Middle of Funnel (MoFu), la fase dell’interesse

Una volta catturata l’attenzione, il passo successivo è rafforzare il legame. In questa fase, i potenziali clienti stanno iniziando a valutare diverse opzioni, e il nostro compito è accompagnarli nel percorso, offrendo loro contenuti utili e personalizzati che li aiutino a capire perché la nostra proposta rappresenta la scelta giusta.

Ecco alcune azioni particolarmente efficaci:

  • corsi, workshop e webinar che permettono di offrire valore e posizionare il brand come punto di riferimento;
  • e-mail marketing mirato, con contenuti su misura che rispondono a dubbi e curiosità;
  • dimostrazioni gratuite o prove del prodotto, che aiutano a superare resistenze e incertezze;
  • contenuti interattivi come quiz, calcolatori, guide comparative, report e video dimostrativi, ideali per accompagnare l’utente nella scelta.

Il segreto qui è costruire fiducia, senza forzare. Per valutare i progressi, è possibile analizzare: la percentuale di apertura e click delle email, l’engagement sulle landing page e il tasso di conversione di demo, prove o lezioni.

Bottom of Funnel (BoFu), la fase dalla conversione

Siamo arrivati alla parte più delicata: il momento della scelta. In questo step i potenziali clienti sono vicini al compimento dell’azione (acquisto, sottoscrizione newsletter, ecc.), ma possono avere ancora dubbi in merito, ad esempio, al prezzo, alla qualità o al servizio di assistenza. Il nostro compito è rassicurare, chiarire e accompagnare la persona verso la scelta finale, dimostrando che la scelta che sta per compiere è quella migliore.

Tra le strategie che funzionano meglio in questi casi, troviamo:

  • dimostrazioni dal vivo per provare il prodotto e comprenderne i vantaggi reali;
  • offerte a tempo limitato e codici sconto per stimolare l’urgenza e spingere all’azione;
  • testimonianze, recensioni e case study, che raccontano esperienze positive di chi ha già acquistato;
  • materiali di supporto post-vendita come FAQ, guide all’acquisto e assistenza dedicata, insieme a confronti con i competitor per evidenziare i punti di forza.

Monitorando dati come il numero di conversioni, il costo di acquisizione cliente (CAC), il tasso di fidelizzazione e il ROAS, è possibile capire quanto la strategia sia efficace e dove intervenire per migliorare.

Migliora il tuo funnel di conversione con MGvision!

Come abbiamo visto, il funnel di conversione racconta il percorso che porta un cliente dalla prima interazione con il brand fino all’acquisto. Conoscerlo a fondo significa sapere quando e come intervenire, così da creare esperienze più rilevanti e accompagnare l’utente passo dopo passo. Per ottenere risultati concreti, però, servono analisi accurate, dati aggiornati e strategie personalizzate, capaci di trasformare un semplice processo di vendita in un percorso strutturato e vincente.

Oggi, grazie a strumenti avanzati, è possibile analizzare il funnel dei principali competitor, individuare le strategie più efficaci e capire come applicarle al proprio business. Studiare il comportamento del loro pubblico aiuta infatti a scoprire quali leve attraggono determinati segmenti di mercato e come progettare campagne mirate per raggiungere clienti simili.

A questo proposito, è importante osservare che un approccio di questo tipo funziona al meglio quando viene affiancato da un monitoraggio costante, poiché controllare l’evoluzione delle attività di marketing nel tempo consente di cogliere le nuove tendenze, anticipare i cambiamenti e aggiornare le campagne in modo tempestivo. In questo modo, il funnel diventa uno strumento dinamico e adattabile, capace di seguire i cambiamenti del mercato e dei comportamenti dei consumatori.

Le metriche chiave, come tassi di conversione, costi di acquisizione e ritorno sull’investimento, aiutano a valutare l’efficacia delle strategie e a individuare nuove opportunità di crescita. L’obiettivo è trasformare i dati in decisioni concrete, così da ottenere risultati misurabili e duraturi.

Ed è qui che entra in gioco MGvision! Con oltre 20 anni di esperienza sul campo, siamo in grado di supportare il tuo brand e far crescere il tuo business. Partendo da un’analisi dettagliata della tua situazione attuale, sviluppiamo una strategia di marketing su misura per ottimizzare il tuo funnel, aumentare le performance delle tue campagne e incrementare i tuoi guadagni.

Se desideri trasformare il funnel di conversione in un motore di risultati, contattaci: insieme costruiremo un percorso di crescita solido, personalizzato e orientato al successo.

Cosa sono i dati strutturati e perché sono così importanti per la SEO

Cosa sono i dati strutturati e come sfruttarli per migliorare la visibilità online

Ti sei mai soffermato a pensare alla quantità di informazioni che ogni giorno viene prodotta e condivisa nel vasto universo del web?

Le aziende che pubblicano contenuti online sono numerosissime, ma solo alcune riescono davvero a distinguersi, conquistando visibilità e raggiungendo con efficacia il proprio pubblico di riferimento.

Questo risultato non è mai frutto del caso, nasce da una strategia ben definita e pianificata con cura.
Per guadagnare posizioni tra i risultati di ricerca, è essenziale, infatti, non solo produrre contenuti originali e di qualità ma anche che questi siano facilmente accessibili e comprensibili per i motori di ricerca.

Se vuoi capire come rispondere a tale esigenza e fornire a Google e agli altri motori di ricerca delle informazioni chiare e leggibili, devi sapere cosa sono i dati strutturati e come sfruttarli a tuo vantaggio. Utilizzare in modo corretto questi markup consente, infatti, di attivare funzionalità di livello avanzato che premiano la visibilità dei contenuti. 

Scopriamo insieme di cosa si tratta e come integrarli nel modo giusto!

Cosa sono i dati strutturati e a cosa servono in concreto

I dati strutturati sono informazioni organizzate in modo tale da essere facilmente interpretate dagli algoritmi dei motori di ricerca. Questo consente una navigazione più efficace all’interno di un sito, facilitando la comprensione delle relazioni tra le pagine e la classificazione dei contenuti.

In termini pratici, i dati strutturati sono piccoli frammenti di codice formattati secondo uno schema predefinito, come quello fornito da Schema.org. Grazie a questo linguaggio standardizzato, i motori di ricerca possono generare risultati arricchiti – i cosiddetti rich snippet – che mostrano informazioni aggiuntive rispetto al semplice titolo o all’URL di una pagina. Tra queste, ad esempio: descrizioni, valutazioni, immagini, prezzi o orari di apertura di un’attività.

È facile intuire, quindi, quanto il markup Schema possa essere strategico all’interno di un piano SEO ben strutturato.

Quanti tipi di markup Schema esistono?

Ora che abbiamo chiarito cosa sono i dati strutturati, è utile esplorare più nel dettaglio come funzionano. Esistono infatti numerosi generi di schema, ciascuno pensato per abilitare specifiche funzionalità all’interno dei risultati di ricerca. Ecco di seguito alcune tipologie:

  • Articolo, permette di evidenziare il titolo e l’immagine principale di un contenuto testuale. È utile per articoli di blog, notizie di cronaca o post sportivi.
  • Breadcrumb, mostra la posizione della pagina all’interno della struttura del sito, aiutando l’utente a orientarsi nella navigazione.
  • Carosello, consente di visualizzare una sequenza scorrevole di elementi, come ricette o corsi. Deve essere usato insieme ad altri tipi di markup.
  • Elenco di corsi, presenta in modo strutturato le informazioni su un corso, come il titolo, la descrizione e il nome del docente.
  • Set di dati, utilizzato per rappresentare raccolte di dati di grandi dimensioni, come tabelle statistiche o archivi pubblici.
  • Forum di discussione, adatto ai contenuti generati dagli utenti, come thread di discussione o domande poste in una community.
  • Domande e risposte didattiche, genera schede educative (flashcard) utili per contenuti di tipo scolastico o formativo.
  • Valutazione del datore di lavoro, mostra recensioni e opinioni su un’azienda da parte di chi ci ha lavorato o sostenuto colloqui.
  • Evento, evidenzia un evento in programma, indicando data, luogo e altri dettagli. Il risultato è interattivo e aggiornabile.
  • Domande frequenti (FAQ), mostra un elenco di domande con relative risposte, direttamente visibili sotto il risultato di ricerca.
  • Metadati immagine, aggiunge informazioni descrittive a un’immagine, come autore, licenza o contesto d’uso.
  • Offerta di lavoro, evidenzia annunci di lavoro, includendo dettagli come posizione, sede, requisiti e valutazioni aziendali.
  • Attività locali, fornisce informazioni su un’attività commerciale (es. ristorante, negozio), visibili nella scheda Local Business di Google.
  • Risolutore matematico, interpreta problemi matematici e ne mostra la soluzione, accompagnata da spiegazioni dettagliate.
  • Film, consente di elencare titoli di film con dettagli aggiuntivi, come il cast o la data di uscita.
  • Organizzazione, mostra informazioni ufficiali su un’azienda o ente, come logo, descrizione, contatti e profili social.
  • Esercitazione, utile per guide passo-passo, in particolare in ambito scientifico, tecnico o matematico.
  • Prodotto: descrive le caratteristiche di un prodotto specifico, come prezzo, disponibilità, recensioni e immagini.
  • Pagina del profilo: fornisce informazioni su una persona (es. autore, professionista) o su un’organizzazione.
  • Domande e risposte: struttura i contenuti sotto forma di domande e risposte, adatti a siti tipo forum o knowledge base.
  • Ricetta: presenta una ricetta completa di ingredienti, tempi, immagini e istruzioni, anche in formato carosello.
  • Snippet recensione: mostra l’estratto di una recensione scritta, utile per prodotti, servizi, film, ricette e altro.
  • App software: fornisce dettagli su un’applicazione, come nome, sistema operativo, valutazioni e funzionalità.
  • Speakable: consente la lettura vocale di contenuti da parte degli assistenti vocali (es. notizie o sintesi di articoli).
  • Contenuti in abbonamento: segnala che una parte dei contenuti è protetta da paywall, evitando problemi di indicizzazione.
  • Casa vacanze: descrive una struttura ricettiva, indicando disponibilità, caratteristiche e posizione geografica.
  • Video: fornisce informazioni su contenuti video, come titolo, durata, anteprima, trasmissione in diretta o capitoli.

Ad esempio, se gestisci un ristorante, puoi utilizzare il markup Attività locali per fornire a Google informazioni dettagliate sul tuo locale, che verranno poi mostrate nella scheda informativa sulla destra delle SERP. Oppure puoi implementare il markup Sitelink, che aggiunge collegamenti diretti alle pagine principali del sito, aumentando le possibilità di clic.

Naturalmente, queste sono solo alcune delle possibili applicazioni. Ogni azienda dovrebbe analizzare le proprie esigenze per scegliere i markup più adatti alla propria strategia digitale.

Perché i dati strutturati sono importanti per la SEO?

Inserire dati strutturati nel proprio sito significa aumentare le probabilità di comparire con un risultato avanzato, visivamente più ampio e ricco, all’interno delle pagine di ricerca. Questo consente non solo una maggiore visibilità, ma anche una comunicazione più chiara ed efficace con i motori di ricerca, che di conseguenza possono fornire risposte più precise agli utenti.

Un singolo contenuto può comparire in diverse sezioni della SERP: ad esempio sia come risultato principale che all’interno di una sezione FAQ. Elementi come le schede informative o i rich snippet diventano possibili proprio grazie alla corretta implementazione dei dati strutturati, che aiutano Google a interpretare correttamente il contenuto.

Il markup Schema è quindi uno strumento prezioso anche per migliorare l’interattività del risultato: un tag title arricchito da valutazioni o informazioni aggiuntive può incentivare più clic.

Secondo una ricerca condotta da Milestone Inc, su oltre 4,5 milioni di query analizzate, il 58% degli utenti clicca sui risultati avanzati, contro il 41% che sceglie quelli standard. Inoltre, le recensioni strutturate possono spingere Google a valorizzare maggiormente contenuti con valutazioni elevate, contribuendo così a migliorare l’esperienza e la fiducia dell’utente.

Come puoi inserire i dati strutturati sul tuo sito?

Chiunque abbia compreso cosa sono i dati strutturati deve necessariamente riconoscerne le enormi potenzialità. 

Se ti stai domandando come inserirli sul tuo sito, puoi scegliere tra diverse metodologie, puoi ad esempio sfruttare i plugin o gli strumenti forniti dal tuo CSM, oppure puoi aggiungere manualmente al codice HTML i markup Schema.org. 

Dopo l’inserimento, è fondamentale verificare che vengano interpretati in modo corretto dai motori di ricerca. Tra i diversi strumenti che si possono utilizzare, uno dei più famosi è lo strumento di test dei dati strutturati di Google che analizza il codice HTML del sito segnalando errori o suggerendo soluzioni a eventuali problematiche.

Se non sai come fare o vuoi essere certo di scegliere i dati strutturati che possono davvero aiutarti a migliorare la visibilità del tuo sito, puoi rivolgerti a noi di MGvision: siamo un’agenzia SEO con oltre 20 anni di esperienza e più di 15.000 clienti seguiti.

Tra i servizi che offriamo puoi trovare lo sviluppo di siti internet, il posizionamento sui motori di ricerca, la definizione di una strategia SEO personalizzata. 

Quello che ti assicuriamo è un approccio concreto e basato sui risultati: contattaci per avere maggiori informazioni, oppure vieni a conoscerci presso la nostra sede di Roma!

Marketing conversazionale: a cosa serve e quali sono i vantaggi

Soluzioni smart e personalizzate: il potere del marketing conversazionale

Ti è mai capitato di avere bisogno di una risposta chiara e immediata, ma di trovarti di fronte a messaggi impersonali e poco tempestivi? Probabilmente la percezione che hai avuto è che nessuno stesse davvero prestando attenzione a ciò che cercavi.

E se, invece, proprio in quel momento, avessi ricevuto un riscontro puntuale e personalizzato, pensato davvero sulla base delle tue esigenze, come sarebbe cambiata la tua esperienza?

In un mondo digitale sempre più veloce e interconnesso, cresce il bisogno di un dialogo più umano e su misura, capace di superare le barriere della comunicazione unidirezionale spesso adottata dalle aziende.
È proprio in questo contesto che prende forma il marketing conversazionale: una strategia che sta rivoluzionando il modo in cui brand e persone entrano in relazione.

Attraverso strumenti come chatbot intelligenti, assistenti virtuali e automazioni basate sull’intelligenza artificiale, questa modalità comunicativa punta a costruire interazioni autentiche, personalizzate e in tempo reale. L’obiettivo è offrire un’esperienza più fluida e coinvolgente, trasformando ogni punto di contatto in un’opportunità per creare valore e instaurare relazioni durature.

Focus sul cliente: l’approccio innovativo del marketing conversazionale

Immagina di avere a tua disposizione un interlocutore attento, capace di rispondere alle tue domande in modo immediato e di offrirti consigli adatti al contesto, proprio come farebbe una persona reale. È questo il tipo di esperienza che il marketing conversazionale si propone di offrire, e lo fa sfruttando le tecnologie più avanzate per costruire un dialogo autentico e duraturo tra brand e persone, che sia basato sulla fiducia e sulla tempestività.

Le soluzioni per migliorare l’interazione tra aziende e utenti sono molteplici: un esempio comune è rappresentato dalle finestre pop-up, in cui un assistente virtuale si attiva per offrire supporto con messaggi chiari e diretti, come “Hai bisogno di aiuto per scegliere il prodotto giusto?” oppure “Vuoi ricevere maggiori informazioni?”. Questo approccio non si limita a rispondere a una richiesta, ma intercetta i bisogni in modo proattivo, offrendo un supporto istantaneo e su misura.

Oltre a queste forme di assistenza, ci sono strumenti ancora più sofisticati. I chatbot basati sull’intelligenza artificiale, ad esempio, sono in grado di fornire risposte rapide ed efficaci, utilizzando un linguaggio naturale e conversazionale che rende l’interazione fluida e quasi indistinguibile da quella con una persona reale.

Ciò che è importante rilevare è che non si tratta di una moda passeggera, ma di un’evoluzione concreta nel modo in cui le aziende comunicano, un cambiamento di prospettiva che sta già trasformando l’esperienza delle persone e il valore delle relazioni digitali.

Quali sono le caratteristiche distintive del marketing conversazionale

A differenza del marketing tradizionale, che trasmette messaggi unidirezionali rivolti a un pubblico indistinto, questa nuova modalità di comunicazione punta su un dialogo diretto e mirato, pensato per adattarsi alle aspettative di chi oggi cerca relazioni più immediate, personalizzate e significative.

Il marketing conversazionale si distingue, in particolare, perché:

  • Offre soluzioni contestualizzate. Sfrutta l’analisi dei dati e delle conversazioni precedenti per dare risposte più pertinenti. Agenti virtuali e assistenti vocali intelligenti personalizzano ogni scambio, rendendolo rilevante, utile e coerente con il momento in cui avviene.
  • È attivo 24/7. Riesce a gestire molte richieste in parallelo, senza rallentamenti o attese. Questo contribuisce ad aumentare la fiducia e la soddisfazione di chi interagisce con l’azienda.
  • Trasforma le conversazioni in insight. Ogni scambio diventa una fonte preziosa di informazioni che consente all’azienda di monitorare l’efficacia delle strategie, intervenire in tempo reale e migliorare la qualità del servizio.
  • Garantisce coerenza su tutti i canali. Social media, e-mail, app e piattaforme web vengono integrati in un sistema fluido, capace di riconoscere le preferenze e il contesto dell’utente, indipendentemente dal punto di accesso.

Un esempio concreto? Ipotizza di visitare un e-commerce di cosmetici. Dopo aver consultato alcuni prodotti per la cura del viso, un chatbot ti propone una guida gratuita alla skincare personalizzata, ti suggerisce i prodotti più adatti alla tua pelle e ti offre anche un codice sconto valido per 24 ore. Tutto in pochi secondi, senza dover cercare nulla.

I canali del marketing conversazionale: dove prende vita il dialogo

Questa strategia si attua su più fronti, ciascuno con il suo ruolo:

  • Assistenza clienti. I chatbot intelligenti sono attivi 24/7 e possono gestire un elevato volume di richieste in contemporanea, offrendo risposte rapide e puntuali. In questo modo, le aziende riducono i tempi di attesa e migliorano la qualità del servizio, liberando risorse interne per gestire le situazioni più complesse.
  • Messaggistica sui social. Piattaforme come Facebook, Instagram, X (ex Twitter) e TikTok offrono sistemi di chat che permettono alle aziende di interagire in tempo reale con le proprie community. Questi canali non si limitano all’automazione, ma lasciano spazio anche al contatto umano, creando un dialogo più autentico e coinvolgente.
  • App di messaggistica. Strumenti come WhatsApp, Telegram e Messenger sono ampiamente utilizzati per comunicare in modo diretto e informale. Le aziende possono sfruttarli per rispondere alle domande, inviare aggiornamenti, offerte mirate o contenuti personalizzati, grazie anche all’integrazione con l’intelligenza artificiale. Ad esempio, dopo l’acquisto di un volo, l’utente può ricevere automaticamente su WhatsApp una proposta di hotel selezionati nella città di destinazione, in base alle sue preferenze e abitudini di viaggio.
  • Supporto nel ciclo di vendita. I chatbot possono analizzare il comportamento di chi visita un sito o un’app, riconoscere potenziali clienti in linea con il profilo target e attivare una conversazione su misura. Quando l’interesse si fa concreto, il passaggio al team commerciale avviene in modo naturale, facilitando la conversione.

Integrazione, rapidità e customizzazione fanno la differenza: più che semplici strumenti, questi canali diventano veri e propri touchpoint strategici, capaci di rafforzare la relazione tra brand e persone.

Rimanere competitivi nell’era dell’intelligenza artificiale

In un panorama digitale in continua evoluzione, ignorare le opportunità offerte dalle tecnologie conversazionali significa rischiare di restare indietro. I nuovi modelli di intelligenza artificiale generativa stanno già ridefinendo il modo in cui le persone interagiscono online, rendendo le esperienze più semplici, rapide e coinvolgenti. Basti pensare all’arrivo dell’AI Mode di Google, una nuova modalità di ricerca progettata per facilitare l’interazione tra utenti e sistemi intelligenti. Questa funzionalità già disponibile negli Stati Uniti d’America potrebbe essere presto attivata anche sul territorio europeo e cambiare di fatto la ricerca online e l’accesso alle informazioni. 

Se senti il bisogno di innovare ma non sai da dove iniziare, MGvision è qui per supportarti. Attraverso la nostra consulenza in ambito web marketing, possiamo aiutarti a individuare le soluzioni più adatte al tuo pubblico, valorizzando il potenziale degli strumenti digitali più evoluti.

Siamo pronti a sviluppare per te una strategia su misura, costruita intorno alle esigenze specifiche della tua azienda e ai tuoi obiettivi. Vuoi saperne di più? Vieni a trovarci nella nostra sede di Roma oppure contattaci: il nostro team è a tua disposizione per accompagnarti nel tuo percorso di trasformazione digitale.

8 step fondamentali per creare un e-commerce di successo

Consigli utili per creare un e-commerce di successo e conquistare il mercato

Stai finalmente pensando di incrementare la tua attività iniziando a vendere online? Realizzando un sito ben strutturato e di semplice utilizzo, puoi raggiungere un gran numero di nuovi potenziali clienti, aprendoti a nuovi mercati, anche fuori dai confini nazionali. 

Devi però sapere che creare un e-commerce di successo è una sfida complessa, che va ben oltre la semplice apertura di un portale. 

In un contesto in cui la concorrenza è a portata di click e i clienti sono particolarmente esigenti, è fondamentale pianificare con cura ogni aspetto del progetto, dalla costruzione della piattaforma, all’ottimizzazione del sito, alla definizione delle strategie di marketing, senza tralasciare gli aspetti relativi alla logistica. 

La prima cosa da fare è quindi creare un negozio online dalle caratteristiche chiare e ben definite, pensato per soddisfare le esigenze del tuo pubblico e farlo emergere nel grande mondo del web.

Non sai da dove iniziare? Ti spieghiamo noi come trasformare in realtà la tua idea di business. 

Cosa serve per creare un e-commerce di successo? Ecco 8 gli step del percorso

Come accennato, per realizzare un sito altamente competitivo sono necessarie organizzazione, buona conoscenza del mercato e attenzione all’esperienza dei clienti. 

Ecco quali sono i passaggi chiave e gli elementi che non possono mancare per creare un e-commerce di successo:

  1. Definire gli aspetti legali e il modello di business
    Se hai già un negozio fisico, hai probabilmente già assolto agli obblighi legali come l’apertura della Partita IVA, la scelta della forma giuridica e l’iscrizione alla Camera di Commercio. In caso contrario, devi occuparti di questi aspetti, poiché l’e-commerce è a tutti gli effetti un’attività commerciale e deve rispettare la normativa vigente.
    Una volta completata questa fase, scegli il modello di business più adatto: ad esempio, puoi vendere direttamente i tuoi prodotti oppure optare per il dropshipping, offrendo articoli di un fornitore esterno senza gestire un magazzino fisico.
  2. Analizzare la concorrenza
    Prima di avviare il tuo e-commerce, analizza come si muovono i competitor e individua in che modo differenziare la tua offerta. Puoi iniziare con ricerche online e sui social media per ottenere un quadro generale, oppure utilizzare strumenti professionali come SEMrush per raccogliere dati più dettagliati.
    Queste informazioni ti servono per elaborare un’analisi SWOT, utile a identificare punti di forza, debolezza, opportunità e minacce. Questo passaggio ti aiuta a definire la tua Unique Selling Proposition (USP), ovvero ciò che rende unica la tua proposta.
  3. Scegliere la piattaforma e garantire la sicurezza
    Puoi creare il tuo e-commerce su una piattaforma specializzata oppure integrarlo al tuo sito web. In entrambi i casi, assicurati che sia facile da gestire, ottimizzato per la SEO e dotato di strumenti per la vendita multicanale.
    Soluzioni come Magento o WordPress con WooCommerce offrono funzionalità avanzate come il certificato SSL, l’autenticazione a due fattori e la conformità agli standard PCI DSS, elementi fondamentali per proteggere i dati sensibili e ispirare fiducia nei clienti.
  4. Ottimizzare l’esperienza utente e il design
    La semplicità d’uso è una delle caratteristiche più importanti per chi naviga su un sito, soprattutto se si tratta di un e-commerce. Se il processo d’acquisto è troppo complesso, gli utenti abbandonano facilmente il carrello.
    Per evitarlo, organizza i prodotti in categorie chiare, utilizza filtri e comparatori e semplifica la navigazione. Cura anche l’aspetto visivo: usa immagini professionali, ad alta risoluzione, che mostrano i prodotti da diverse angolazioni e in contesti reali.
    Inserisci una sezione per i “prodotti correlati”, le FAQ e le recensioni dei clienti: strumenti utili per aiutare l’utente nella scelta e aumentare la fiducia nel tuo brand.
  5. Offrire assistenza e assicurare trasparenza
    La trasparenza rafforza la fiducia e incentiva l’acquisto. Rendi disponibili più canali di supporto (chat, telefono, email) e fornisci informazioni chiare su metodi di pagamento, spedizioni, resi e privacy.
    In caso di problemi, il servizio clienti deve saper offrire soluzioni rapide e alternative. Dopo l’assistenza, invita l’utente a lasciare una recensione per migliorare la reputazione online del tuo negozio.
  6. Costruire un’identità di brand solida
    Per aumentare la fiducia degli utenti e il tasso di conversione, costruisci un’identità di brand forte e coerente. Scegli un nome efficace, crea un logo riconoscibile e mantieni uno stile grafico coordinato.
    Comunica valori chiari e condivisibili, e adotta un tono di voce adatto al tuo pubblico, da usare in modo coerente su sito, social e newsletter. Una comunicazione autentica e riconoscibile rafforza il legame con il cliente e rende il brand memorabile.
  7. Pianificare strategie di marketing digitale
    Una volta costruito il tuo e-commerce, promuovilo in modo strategico. Pianifica campagne SEO, social media marketing, email marketing e advertising per attrarre traffico qualificato.
    Utilizza contenuti efficaci, promozioni personalizzate e programmi di fidelizzazione per trasformare i visitatori in clienti abituali. Collabora con influencer, pubblica contenuti coinvolgenti, partecipa a forum di settore e apri un blog aziendale aggiornato con contenuti di valore per migliorare la SEO e creare una community attiva.
    Investi anche in pubblicità su motori di ricerca o social per promuovere i tuoi prodotti in modo mirato.
  8. Monitorare e ottimizzare le performance
    Per far crescere il tuo e-commerce nel tempo, monitora costantemente le performance e prendi decisioni basate su dati concreti.
    Analizza il traffico e le conversioni per comprendere il comportamento degli utenti e valuta eventuali ottimizzazioni. I test A/B sono strumenti utili per confrontare due versioni della stessa pagina e capire quale funziona meglio.
    Grazie a un monitoraggio costante e a un approccio basato sui dati, migliori l’efficacia del sito, gestisci meglio le risorse e massimizzi il ritorno sull’investimento.

Aprire un e-commerce di successo? È semplice se ti affidi a MGvision!

Abbiamo visto che gli aspetti da considerare quando si decide di aprire un negozio online sono molteplici e diversificati, servono competenze specifiche e un’attenzione costante per monitorare l’andamento nel tempo dell’attività e decidere quali azioni intraprendere per incrementare traffico organico e conversioni. 

Si tratta, in sostanza, di un progetto che richiede il supporto di un team esperto e qualificato, capace di accompagnarti in ogni fase e di contribuire concretamente allo sviluppo del tuo business. Per questo è importante affidarsi a una web agency specializzata, in grado di unire strategia, design e competenze tecniche. MGvision, grazie all’esperienza ventennale maturata nel settore, può offrirti un supporto completo e personalizzato per trasformare la tua idea in un e-commerce efficace, sicuro e orientato ai risultati.

Richiedendo la nostra consulenza di marketing personalizzata, oltre ad aiutarti nella costruzione del sito, possiamo definire strategie su misura per la creazione di una brand identity ad hoc, intercettare il tuo target di clienti e aumentare il traffico qualificato verso il tuo sito.  

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Errori SEO frequenti nei siti: ecco i 7 più diffusi

Come riconoscere ed evitare alcuni errori SEO comuni che penalizzano il tuo sito

Hai deciso di dedicare tempo ed energie per far emergere il tuo sito online e raggiungere un pubblico più ampio? Per trasformare questo impegno in risultati concreti, è fondamentale evitare fin da subito quegli errori SEO che possono compromettere la visibilità delle tue pagine. Anche la strategia più accurata, infatti, rischia di diventare inefficace se ignora le regole essenziali dell’ottimizzazione.

La SEO, acronimo di Search Engine Optimization, racchiude un insieme di tecniche pensate per migliorare il posizionamento organico di un sito. In sostanza, gli algoritmi dei motori di ricerca analizzano contenuti, struttura, link interni ed esperienza di navigazione, premiando le pagine che rispondono al meglio a questi criteri. Queste vengono quindi posizionate più in alto tra i risultati nella SERP, ovvero la lista dei siti che compaiono una volta che l’utente inserisce una keyword nella search bar del motore di ricerca.

Una conoscenza parziale di queste dinamiche, o la tentazione di accelerare i tempi, può facilmente portare a errori in grado di frenare la crescita del tuo progetto online. In questo articolo vedremo quali sono i più comuni e come evitarli o correggerli prima che influiscano negativamente sulle performance del sito.

Dalla teoria alla pratica, 7 comuni errori SEO da evitare

Per gestire in modo efficace una presenza online solida e duratura, è essenziale riconoscere – come accennato – le pratiche scorrette che possono limitare le reali potenzialità del tuo sito. Alcuni errori SEO, anche se apparentemente minori, sono infatti più diffusi di quanto si pensi ed è di primaria importanza imparare a gestirli correttamente e in tempo. Ecco i più frequenti:

  1. Pubblicare contenuti di scarsa qualità

I contenuti rappresentano un elemento centrale all’interno di una strategia di posizionamento. Testi ben scritti, coinvolgenti e pertinenti migliorano l’esperienza degli utenti e incentivano letture e condivisioni, ma per essere realmente efficaci in ottica SEO devono anche essere originali, informativi e capaci di rispondere in modo chiaro alle esigenze di chi cerca: tutti elementi che i motori di ricerca interpretano come segnali di qualità.

Al contrario, testi realizzati con poca cura, privi di utilità reale o addirittura copiati da altre fonti possono compromettere la reputazione complessiva del sito. Quando le pagine risultano poco interessanti, gli utenti tendono ad abbandonarle rapidamente, con conseguente calo delle visualizzazioni e delle interazioni. Di fronte a questi segnali negativi, anche i motori di ricerca deducono una scarsa rilevanza dei contenuti, e ne penalizzano la visibilità.

  1. Scegliere le parole chiave solo in base al volume di ricerca

L’individuazione delle parole chiave da inserire nei contenuti viene spesso effettuata valutando solamente quelle con il maggior volume, mentre sarebbe opportuno effettuare una keyword research prendendo in considerazione anche le reali esigenze del sito, il target di riferimento e i competitor sul mercato. Ciò che è più importante, infatti, è individuare il search intent che spinge le persone a effettuare una determinata ricerca e ottimizzare i contenuti di conseguenza. 

  1. Eccedere nell’uso delle parole chiave (keyword stuffing)

Un errore SEO comune è quello di ripetere la parola chiave più volte possibile, pensando che questo sia di aiuto per scalare la SERP (la pagina dei risultati del motore di ricerca). In realtà ciò non solo rende la lettura noiosa, compromettendo l’esperienza degli utenti, ma può danneggiare anche il ranking e la reputazione del sito. 

Sempre a questo proposito, una pratica usata in passato, ma che oggi non è più valida, è quella di creare pagine multiple per inserire tutte le varianti della parola chiave allo scopo di conquistare traffico, oggi però Google è in grado di comprendere le variazioni semantiche delle parole quindi è bene evitare i duplicati per non incorrere nella cannibalizzazione delle SERP.

  1. Trascurare l’ottimizzazione tecnica dei contenuti

Una visibilità limitata nei risultati di ricerca può dipendere anche da una scarsa attenzione agli aspetti tecnici dell’ottimizzazione on-page. Elementi come le meta descrizioni, i titoli delle pagine e gli attributi alt delle immagini devono essere curati con precisione, poiché forniscono indicazioni fondamentali sia agli utenti sia ai motori di ricerca sul contenuto della pagina. Allo stesso modo, è importante che la struttura delle url sia chiara e leggibile, in modo da facilitare l’indicizzazione e contribuire a una migliore comprensione della gerarchia del sito. Un ruolo chiave lo giocano anche i link interni, che orientano la navigazione, favoriscono la permanenza degli utenti e aiutano i motori di ricerca a stabilire le priorità tra le pagine. Infine, un calendario editoriale ben organizzato permette di pubblicare contenuti aggiornati con costanza: non serve farlo continuamente, ma in modo regolare e coerente, così da generare coinvolgimento e incentivare la condivisione.

  1. Ignorare la velocità di caricamento del sito

Tra gli errori che rendono un sito poco SEO friendly c’è l’estrema lentezza. Se gli utenti devono aspettare troppo tempo per spostarsi da una pagina all’altra, tendono ad abbandonare il sito.

Per evitare che ciò accada è necessario prestare attenzione agli aspetti tecnici evitando, ad esempio, di utilizzare codici o immagini troppo pesanti. Il sito naturalmente deve risultare facilmente fruibile sia da desktop che dai dispositivi mobili, sempre più utilizzati per la navigazione, lo scopo è infatti quello di offrire una buona user experience in modo tale che gli utenti siano invogliati a restare e a ritornare. A tal fine, è opportuno prestare attenzione anche alla frequenza degli annunci interstitial (ovvero annunci a schermo intero che coprono l’interfaccia di un’app o di una pagina web), che risultano invasivi e fastidiosi ostacolando la fruizione dei contenuti.

  1. Affrontare la migrazione del sito senza un piano SEO

Alcuni errori SEO possono essere commessi anche durante il processo di migrazione del sito. Nel passaggio dal vecchio al nuovo portale è bene prestare attenzione ai contenuti duplicati, risolvere il più possibile i problemi di accessibilità rendendo le pagine fruibili anche dagli utenti con disabilità (nel rispetto dell’Accessibily Act, entrato in vigore in Italia il 28 giugno 2025, e soprattutto è necessario fare attenzione alla gestione dei redirect che potrebbero portare gli utenti ad atterrare su pagine inesistenti incappando nel il famoso errore 404. Questo si verifica, ad esempio, se cambia l’url delle pagine. Per evitare che ciò accada, è fondamentale disporre di una sitemap aggiornata dove trovare l’elenco di tutte le pagine del sito che vanno quindi controllate. Se per caso una pagina è stata eliminata, perché portava a un prodotto esaurito o un servizio non più erogato, si possono reindirizzare gli utenti verso la pagina di un prodotto o servizio simile. Quando questo non è possibile, la cosa migliore da fare è gestire l’errore con una pagina 404  personalizzata.

  1. Rinunciare al controllo dei risultati nel tempo

Il posizionamento del sito andrebbe monitorato nel tempo utilizzando appositi strumenti, come ad esempio Google Analytics (e non solo!) al fine di valutare sia i progressi che i peggioramenti. 

Una corretta e costante analisi delle performance, infatti consente di comprendere se le cose non vanno come dovrebbero e dà modo di intervenire tempestivamente apportando delle modifiche alle strategie messe in atto. Ad esempio, è necessario sapere esattamente quali sono le keyword posizionate e che generano più traffico organico e quali sono le pagine che invece perdono traffico, per poter eventualmente fare degli aggiornamenti o delle modifiche. 

La regola in più: rispettare le regole!

Come abbiamo accennato in precedenza, alcune bad practices messe in atto consapevolmente al fine di scalare le SERP possono rivelarsi controproducenti e penalizzare il rendimento del sito. 

Ci riferiamo ad esempio al tentativo di infrangere le regole imposte da Google nel tentativo di ingannare i suoi algoritmi. Un altro grave errore che si può commettere è quello di restare ancorati alle vecchie regole, gli aggiornamenti dell’algoritmo di Google vanno infatti monitorati in modo frequente perché le modifiche apportate influenzano i risultati di ricerca e possono quindi variare alcuni parametri utili per il posizionamento. 

Costruire una strategia SEO efficace richiede tempo, competenze e un’attenta pianificazione. Può bastare un solo errore per penalizzare il sito generando una perdita di traffico e di potenziali clienti. Proprio per questo, se vuoi costruire una presenza solida sul web, conquistando nuovi target di clienti, la cosa migliore che puoi fare è affidarti a dei professionisti del settore che sappiano gestire al meglio la reputazione online della tua azienda. 

Scegliendo la consulenza SEO di MGvision puoi incontrare un team di esperti pronti a studiare per te un piano strategico di posizionamento SEO, che inizia proprio da un’analisi tecnica e approfondita del tuo sito al fine di individuare eventuali errori o margini di miglioramento. Monitorando nel tempo il rendimento e intervenendo quando necessario, possiamo assicurarti un incremento del traffico organico verso il tuo sito che ti consentirà di acquisire nuovi contatti, aumentare le vendite online e incrementare il tuo fatturato.

Vuoi avere maggiori informazioni? Vieni a trovarci presso la nostra sede di Roma, oppure contattaci!

Come scegliere un nome di dominio vincente anche in ottica SEO

Alla conquista del web: come scegliere un nome di dominio vincente per la tua attività

Stai per lanciare il tuo sito e ti chiedi come scegliere un nome di dominio vincente?
Può sembrare una decisione semplice, ma in realtà tutto questo ha un impatto fondamentale perché rappresenta la base della tua identità online, il primo elemento che le persone vedranno e ricorderanno del tuo brand.

Che si tratti di un progetto personale o di un’attività imprenditoriale, quello che stai per definire è molto più di un dettaglio tecnico.

Ma cos’è esattamente un nome di dominio? È l’indirizzo web del tuo sito, ovvero la parte compresa tra l’“https://” e l’estensione finale (ad esempio “.it”, “.com”, “.org”). In parole semplici, è il nome con cui gli utenti potranno trovarti e accedere ai tuoi contenuti online.

Molti pensano che basti scegliere un nome facile da ricordare per ottenere visibilità. In realtà, la memorabilità è solo una delle caratteristiche da considerare. Un dominio efficace deve anche essere coerente con la tua attività, trasmettere professionalità e – aspetto spesso sottovalutato – supportare la tua strategia SEO.

Allora, come individuare un nome di dominio che sia davvero efficace e “SEO friendly”? Scopriamolo insieme!

3 consigli che premiano la SEO nella scelta di un nome dominio

La scelta più semplice, e anche la più ovvia, è far coincidere il nome di dominio con quello del brand. Se intendi fare questo, ma non hai ancora individuato il nome per il tuo marchio, dovresti innanzitutto procedere con uno studio del naming per scovare quello più indicato per la tua attività.

Se invece sei alla ricerca di un nome di dominio SEO friendly, che ti porti vantaggi concreti dal punto di vista del posizionamento, ecco quali sono i fattori che dovrai considerare.

  1. Semplice, ma originale

I nomi semplici e brevi sono facili da ricordare, da pronunciare e anche da digitare. Considera, infatti, che la maggior parte delle ricerche viene effettuata attraverso i dispositivi mobili e se vuoi avere un buon rapporto con gli utenti, devi agevolarli il più possibile. Evita quindi i nomi troppo lunghi o con caratteri speciali e soprattutto assicurati che il tuo dominio sia unico e non possa essere confuso con altri molto simili, altrimenti il tuo sito potrebbe trovarsi a competere con altri tra i risultati di ricerca, e avere quindi scarsa visibilità.

  1. Meglio una parola chiave (a volte!)

Se un tempo inserire una parola chiave nel dominio era una buona strategia ai fini del posizionamento, oggi a seguito agli ultimi aggiornamenti di Google le cose sono cambiate. Inserire una keyword nel dominio permette di ancora di agganciare la query di un utente, ma i motori di ricerca da questo punto di vista tendono a premiare di più i contenuti presenti all’interno del sito. Ad essere preferiti nelle ricerche sono i domini che coincidono con il nome del brand perché vengono considerati maggiormente riconoscibili, questo almeno per quanto riguarda le aziende. Nel caso di un sito web personale inserire la parola chiave nel dominio continua ad essere una buona strategia.

  1. L’estensione non è indifferente

Anche se l’estensione non è determinante nel posizionamento, alcune più di altre contribuiscono a percepire il sito come più affidabile. Ci riferiamo ad esempio a .com o .it che fanno apparire il dominio più affidabile agevolando il sito nella SERP. In linea generale il .com è da preferire per un pubblico internazionale, mentre il .it è ideale se il tuo target di utenti è esclusivamente italiano.

Cosa fare una volta individuato il dominio? Ecco i prossimi step!

Se hai individuato il nome di dominio che fa al caso tuo sei già a buon punto, anche se il tuo lavoro non si è ancora concluso.

La prima cosa che devi fare è controllare se il dominio che hai scelto è libero, cioè se non è già stato preso da qualcun altro. Nel caso fosse occupato puoi verificare con quale estensione è stato registrato ed eventualmente puoi optare per lo stesso nome, ma associato a una diversa estensione. Se invece il nome risulta libero, puoi procedere alla registrazione. 

A questo punto dovrai scegliere su quale provider prendere il dominio, e se devi costruire anche il sito web dovrai acquistare sia il dominio che l’host. 

Nel caso tu abbia deciso di fare una migrazione del tuo sito per effettuare un restyling o dei cambiamenti tecnici che prevedono anche il cambio di dominio, la cosa migliore che puoi fare è evitare il fai da te e rivolgerti a professionisti del settore che sappiano effettuare questo passaggio mantenendo il posizionamento e i risultati che hai raggiunto fino a oggi. 

Se sei alla ricerca di consigli su come scegliere un nome di dominio vincente e vuoi affidarti a qualcuno che possa migliorare la tua visibilità online con un sito accattivante per gli utenti e rappresentativo della tua immagine, in MGvision puoi trovare ciò che fa al caso tuo: un team di grafici, sviluppatori e creativi  pronto a costruire la tua presenza sul web.

Se richiedi, inoltre, la nostra consulenza SEO possiamo pianificare per te una strategia di posizionamento SEO finalizzata a incrementare il traffico organico verso il tuo sito per migliorare le vendite del tuo e-commerce o acquisire nuovi contatti a vantaggio del tuo fatturato.

Scopri tutti i nostri servizi e contattaci se desideri avere maggiori informazioni!

A chi rivolgersi per creare un sito web davvero innovativo?

Non la solita pagina web! Ecco a chi rivolgersi per creare un sito web memorabile

Stai pensando di costruire la tua presenza online da zero, oppure senti che quella che hai non rispecchia più l’identità del tuo brand? In entrambi i casi, ti starai chiedendo a chi è meglio rivolgersi per creare un sito web capace di rappresentare in modo autentico un marchio o un’attività. Se punti ad un progetto che vada oltre la semplice vetrina e riesca a parlare con coerenza e originalità del tuo valore, dimentica il fai da te, perché il supporto giusto può davvero fare la differenza in questo campo. Lavorare con professionisti che uniscono strategia, creatività e attenzione per la tua visione ti permetterà, infatti, di dare forma a uno spazio digitale autentico e davvero memorabile.

Scopriamo allora, insieme, come individuare il fornitore ideale per la realizzazione del tuo sito web “unconventional”.

A chi rivolgersi per creare un sito web? Ecco i vantaggi che può offrire una web agency

Un sito web non è soltanto una vetrina online, ma il primo punto di contatto tra la tua identità aziendale e il tuo pubblico. Deve quindi parlare con chiarezza, coerenza e incisività, rispondere alle esigenze specifiche dei tuoi clienti ed essere testimone in rete di ciò che sei. Per sapere quindi a chi rivolgersi per creare un sito web diverso dall’ordinario, è utile capire innanzitutto la tipologia di partner da cercare. Quando l’obiettivo è ottenere un risultato professionale, completo e supportato da una strategia efficace di promozione, affidarsi a un’agenzia specializzata rappresenta spesso la scelta più solida e vantaggiosa.

Una web agency, infatti, può seguire il tuo progetto a 360°, dalla progettazione grafica del sito, all’ottimizzazione per i motori di ricerca, al rispetto dei requisiti accessibilità, un aspetto fondamentale che consente di raggiungere il maggior numero di utenti possibile e permette di essere in regola con le normative italiane ed europee. Oltre alla consegna del prodotto finito, puoi contare sull’agenzia per avere un supporto costante nel tempo che si basa sull’analisi dei dati e sulla ricerca di nuove strategie per continuare a migliorare la tua presenza nel mondo digitale.

Realtà più strutturate possono garantirti, tra l’altro, un maggior numero di risorse da dedicare al tuo progetto, come Web Developer, Copywriter, esperti SEO, Social media manager e specialisti in Digital Marketing. Ciò si rivela particolarmente utile se devi aprire un e-commerce collegato al tuo sito, se hai necessità di realizzare pagine con specifiche funzionalità, oppure se hai bisogno di qualcuno che gestisca la parte dei contenuti testuali promozionali di una campagna SEO o Social. Inoltre, le web agency possono assicurare soluzioni sempre al passo con le ultime tecnologie e le tendenze di mercato. Il risultato che puoi ottenere dunque è quello di un sito che si distingue per originalità ma anche per impatto visivo e che al tempo stesso è progettato per vendere, fidelizzare, essere parte integrante della tua strategia di comunicazione online. 

Oltre lo sviluppo: il valore della corretta manutenzione del tuo sito web

Ma non è tutto qui: un sito web non è un oggetto statico da mettere in vetrina, al contrario, è un organismo vivo, che cresce, cambia e si evolve insieme al tuo progetto. E, proprio come ogni organismo, ha bisogno di cure costanti. Affidarsi a dei professionisti significa non solo costruire una presenza digitale efficace, ma anche garantirle continuità nel tempo, attraverso una manutenzione attenta e regolare. Il mondo digitale è in costante movimento: cambiano le tecnologie, gli algoritmi dei motori di ricerca, le normative sulla privacy, i cookie e l’accessibilità. Una web agency si occupa di tutto questo, monitorando le performance del sito, aggiornando plugin e CMS, correggendo eventuali vulnerabilità di sicurezza e assicurando che ogni contenuto resti attuale, funzionante e conforme alle direttive. È un lavoro spesso invisibile, ma fondamentale per evitare che il sito diventi obsoleto, perda visibilità o, peggio, si blocchi del tutto.

Dove trovare la web agency che fa al caso tuo?

Per trovare la web agency più adatta a te, valuta innanzitutto realtà che uniscono competenze tecniche, creatività e una visione strategica ben definita. Scegli un partner capace di ascoltarti, analizzare il tuo contesto e trasformare le tue esigenze in un progetto digitale efficace, misurabile e orientato alla crescita.

In MGvision crediamo che ogni sito web debba nascere da un approccio consapevole e multidisciplinare.
Da oltre 20 anni affianchiamo aziende di settori differenti e contribuiamo alla loro evoluzione digitale con progetti costruiti su misura. Ci occupiamo dello sviluppo del sito in tutte le sue componenti: dalla progettazione grafica alla definizione di percorsi di navigazione intuitivi, fino all’elaborazione del tone of voice e dello storytelling aziendale, elementi fondamentali per un’identità digitale coerente e riconoscibile. Attraverso strategie mirate, sia organiche che a pagamento, aiutiamo i nostri clienti a rafforzare la loro presenza online, con un’attenzione costante ai risultati e alla sostenibilità delle soluzioni proposte.

Se hai già un sito, partiamo da un’analisi approfondita per individuare punti di forza, criticità e opportunità. Spesso un portale può generare traffico ma non conversioni: in questi casi, interveniamo per ottimizzare l’esperienza utente (UX) e rimuovere gli ostacoli che rallentano il raggiungimento degli obiettivi.

La nostra consulenza in ambito CRO (Conversion Rate Optimization) e User Experience è pensata proprio per questo: migliorare le performance del tuo sito o e-commerce, aumentare le vendite, fidelizzare i clienti e mantenere un vantaggio competitivo. A questo scopo, analizziamo il comportamento degli utenti in ogni fase del percorso, individuando con precisione dove intervenire per rendere la navigazione più fluida ed efficace.

Un sito web non è solo un’interfaccia, ma rappresenta il ponte tra ciò che sei e ciò che le persone cercano: è qui che nasce la prima vera esperienza con il tuo brand.
Noi ti aiutiamo a costruirla affinché sia coinvolgente, strategica e orientata al risultato.

Vuoi saperne di più? Contattaci, saremo felici di ascoltare il tuo progetto.

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